lunedì 29 novembre 2010

Quel che rimane


La vanità può solo bruciare in un volo pindarico. Tu ti credevi un imperatore e invece sei solo un mendicante fra mendicanti. Cerchi fra i tuoi simili quello che i tuoi simili cercano da te, è come cercare l'acqua in un pozzo secco. Piangi perche non hai amore e rispetto quando queste due parole non hanno mai avuto significato per te, hai cercato l'amore in fondo al pozzo e vi hai solo trovato cadaveri di quelli che ci sono scesi prima di te per la tua stessa ragione. Il tuo mondo è scomparso in un solo giorno e adesso ti trovi nel deserto senza piu i tuoi gioielli e le tue ricchezze, frutto di una conoscenza che mette l'avere invece che l'essere, sei proprio come un mendicante, quello che ti distingue da chi ha è l'avere e non l'essere. L'essere, non prevede mendicanti. Sei in mezzo al deserto, nel deserto non ti servono i ricordi, i ricordi rappresentano l'avere della psiche, sono immagini alterate di un passato che giace nella cenere, d'altra parte un mendicante come può avere un passato? Ti eri appeso ad illusioni, a immagini mentali, a forme pensiero della tua psiche, un bel gioco ad incastri, un castello delle illusioni, ti accorgi adesso che l'ordine delle tue idee era immagine del caos sottostante del caos della tua inconsapevolezza. Ricorda d'ora innanzi tu non potrai piu avere, potrai solo essere, non mi chidere perche sia così.... perchè i fiori si aprono alla mattina? puoi proibire a tutti i fiori del mondo di aprirsi? e se tu riuscissi a non far aprire tutti i fiori del mondo credi che veramente ne coglieresti il segreto?