mercoledì 31 ottobre 2007

-----CUORE-----


CuOrE, quello che vi batte in mezzo al petto, le sottili membrane che vibrando vi riuniscono al fluire del mondo. la nervatura elettrica di sottili trame elastiche che spingono folate di sangue creativo che si spande al di là dei vostri sguardi. l'uno e il duale, nel mezzo al petto raccorda quello che è opposto e lo mescola in un vortice infinito. fate attenzione ai vostri cuori, ai vostri battiti, sono battiti di sentire, in ognuno vi è scandito quanto di voi è compartecipazione, in ognuno di essi vi è il destino del mondo.

lunedì 29 ottobre 2007

Objects In Mirror Are Closer Than They Appear


qualcosa nel cristallo si è rotto, nel cristallo del mondo, nel cristallo della vita. cosa che non doveva accadere, non era nei piani, talmente in là c'è stata l'identificazione. ma i cristalli non sono infrangibili, o per lo meno lo sono fino ad un certo punto. quando si rompe il cristallo, dalla crepa, pare provenga una luce, comunque. e comunque l'unico modo di vedere la luce quando sei in un antro oscuro sembra sia quello che questa luce penetri dalle crepe stesse. alla fine questo specchio cristallino è il nostro interiore proiettato sul mondo, è bene che i vecchi specchi si crepino, solo così la luce vera dei nostri occhi può essere gettata fuori.

mercoledì 24 ottobre 2007

due


siamo nemici...provenienti da galassie in opposizione, in scontro. due forme aliene differenti che sentono cose differenti in modo differente, siamo terribilmente ciechi e abbiamo quattro occhi, quando siamo insieme. in modo diverso siamo costruiti, il tuo corpo una tuta spaziale su un pianeta misterioso, affascinante e terribile. eppure quando superiamo noi stessi...siamo una forza unica e insuperabile. che dolore. la nostra pace è un armistizio temporaneo, la nostra consapevolezza i nostri ormoni scompagnati. eppure quanto siamo perfetti quando sospendiamo il potere che uno ha sull'altro, i nemici esistono per questo, sai? il sentire, la continua lotta del sentire di due nemici, quanto vuoto rimbomba nelle nostre interazioni mozze, automaticamente sospese , quanta separatezza fanno percepire, quanta fragilità, quanto millantato credito e quanto Ego e miserrime altre cose, solo la sensazione di essersi sfiorati, dove l'amalgama dei sensi appartiene al paradiso, rimane. eppure siamo stati uomini e donne, siamo l'alieno nell'alieno e ancora combattiamo. prendimi per mano amica mia, ti prego, solo per un momento, che questo tocco ci riporti alla nostra Casa, prendi la mia mano nell'oscurità della stanza, su un letto disfatto, nella potenza assoluta di un attimo.

sabato 20 ottobre 2007

Dei


piangi come un bambino
con la faccia nel mattino
del mattino la matassa
con i pesci nella nassa
con le mani gli animali
con i gatti senza stivali
la luce dice che ci sei
e che ti guardano benevoli gli Dei
Dei della notte e del giorno
che pazienti aspettano il tuo ritorno.

dove cazzo sei nato?


vuoi sapere dove sono nato io?
io sono nato in un villaggio di 50 persone e 10 case, sulle ande, dove ci sono cani e pecore
a quattromila metri d'altezza,
lo sai che lavoro faccio io?
guardo il cielo quando sono con le pecore e l'aria leggera di quell'altezza ti avvicina al paradiso.
lo sai che il paradiso esiste no? dove credi che sia se non vicinissimo al mio villaggio di 50 abitanti a 4000 metri di altezza sulle ande. il cielo è alla distanza di uno sputo di lama. le stelle ti cadono nel bicchiere quando bevi fuori, nella notte. le montagne dai prati blu ti portano ancora di più in là dove l'aria è fresca e sembra una cascata nei polmoni. le nubi sono la coperta della notte e la notte non infrange o ruba nessun sogno e la stella più grande di tutte coduce le tue pecore a casa quando si fa buio.
lo sai cosa mangio io? mangio il formaggio delle pecore ne bevo il latte e mi mangio le uova e le trote che risalgono il fiume e c'è pure il mais ma nel piatto sotto il paradiso, mangi i capelli degli angeli.
lo sai è qui dove abito e da dove non mi sono mai mosso.
il mio villaggio lo vedi da lontano ma è talmente in alto che ti fa girare la testa e devi essere salito anche tu dall'inferno, devi essere salito anche tu con la faccia sporca di carbone da sembrare un diavolo.
lo sai che raccolgo gli escrementi dei lama e li uso per fertilizzare il campo di patate?
lavo le patate con l'acqua del fiume sotto il paradiso e le cuocio e le mangio con le trote. ho una casa col soffitto di paglia a 4000 metri d'altezza, dove sei leggero leggero come un palloncino e dove gli angeli la sera possono fare un salto sulla terra senza rompersi una gamba.

questo è il posto dove sono nato
non mi sono mai mosso da qui.

venerdì 19 ottobre 2007

MESCHINI!

La meschinità. La meschinità delle sicurezze che andate cercando raspando con le unghie nella terra come i mendicanti razzolano nella monnezza...sputando parole di carità. la meschinità delle vostre sicurezze, dei vostri futuri certi e confortevoli, il bisogno meschino da cannibali quali siete. la meschinità della vostra paura fedele, della vostra fede feticcio, delle vostre occhiate, delle vostre intrusioni, della vostre vendette. trasalite a vedervi specchiati... avete paura del vostro oblio...ma ve ne mangiate a chili tutti i giorni di oblio. lo sbaglio degli altri quanto vi fa star bene. è la migliore merce che potete contrabbandare. pietosi meschini.

martedì 16 ottobre 2007

NoN SpeciFicato


nada..niente nulla. batti la tua scarpa in terra fino a che il tacco non ti faccia male ai timpani.
nada niente...nulla. la velocità del tempo la violenza dei tuoi sguardi. e l'odore di merda e di mare. sempre odore di merda e di mare sul porto. dove la mia testa galleggia, appesa ad un corpo che stasera non mi appartiene....ma dove sta di casa? chiamate un tassì. galleggia galleggia. nella storia infinita come le stelle. nella turpe notte dalle lenzuola sfatte...dal bicchiere d'acqua sul comodino. in una strada perduta, in un luogo non specificato.

IPNOSI

cambiamenti.
tutti aspettano i cambiamenti, che il cambiamento accada e una data precisa, in cui la tua vita cambierà.
siamo tutti tristemente ipnotizzati. seguiamo le nostre stesse ipnosi. le nostre stesse suggestioni. come accendersi una sigaretta e aspettare che il temporale passi.
ipnotizzati. Ipnosi, ipnotizzati che fanno ipnosi. illusioni. scherzi del nostro incoscio. esseri dormienti svegli e mai assopiti. nella nostra lucida illusione la nostra mente opaca segue le infinite giravolte da dove nascono i sogni e il mondo. il vostro mondo non esiste. non è mai esistito. vi siete ipnotizzati a vicenda avete vissuto amori illusori, avete incontrato persone che non potranno mai essere conosciute, avete incontrato fantasmi di fantasmi rinchiusi nelle spire di morfeo. solo la mia stupida realtà che mi rimbomba in testa. fa correre il rischio di una pazzia. quando la mente si scolla. quando la realtà appare nello schermo. e tu sei perduto. sei senza rete in una caduta infinita. ecco dove sei tu. cadi in continuazione un vuoto senza fine una caduta senza ritorno. cerchi la Casa e non ti sei mai mosso di lì...tanto vale il tuo buio, la tua ipnosi senza fine.