lunedì 31 dicembre 2007

le domande sono sempre stupide e le risposte sono ancora più stupide. non possono esistere domande intelligenti, una domanda riduce il campo visivo, è generata dalla mente e ti allontana dalla verità e ancora di più fa una risposta, essa tende a tranquillizzarti a rendere il tuo mondo più certo, tanto che arrivi a sceglierti la tua risposta preferita. l'unico sistema di conoscenza è la distruzione della mente che sta dietro alla domanda e la scelta della risposta. le risposte non esistono, esiste solo l'andare dentro. la vera intelligenza non è fare buone domande o dare ottime risposte, l'intelligenza sta solo nella capacità di abbandonare i tuoi luoghi comuni per addentrarti nell'ignoto che è dentro di te

venerdì 28 dicembre 2007

HellBound Express

E' un treno diretto all'Inferno, tutto sembra bruciare lasciando traccie appiccicose di tragedia e immane terrore.

Eppure, quando il filo si assottiglia e la nave sembra affondare, in questi momenti particolari, si svolge un'alchimia sopraffina.

è in questo momento che ciò che è buio viene trasformato in luce e c'è solo una possibilità che questo accada, quando le ombre che ci siamo tenuti stretti prendono corpo e possono essere identificate.

Vai al di là di ciò che appare, quello che ti circonda non è altro che te stesso!

giovedì 27 dicembre 2007

zerograd

tu fai finta di non vedere.
più fai finta di non vedere, più ti perdi in discorsi inutili e nell'illusione di dare ordine a ciò che percepisci.
la sola scelta che hai è basata su quanto silenzio hai dentro.

mercoledì 19 dicembre 2007

n-o-n

questo è un mondo NON.

sei un fiore in mezzo ai rifiuti. ma solo il fiore esiste, il resto è tempo perso.

solo il suo profumo parla di te.

questo è un mondo NON.

vieni a trovarmi...fammi sorridere.

domenica 2 dicembre 2007

libertà di codice

e la libertà è anche un atto pratico, ovviamente, quello di liberarsi dalle consuetudini, dalle abitudini.
un'abitudine è anche utilizzare lo stesso sistema operativo da cui siamo partiti e che continuiamo ad aggiornare senza rendersi conto che lasciamo sempre più spazio a interessi privati di singole persone e compagnie.

un sistema operativo è un codice talmente complesso che inevitabilmente tende a contenere parti di se che provengono dal grande mondo dell'informatica e che alla fine non appartengono a nessuno. insomma è un pò come brevettare le rose canine perchè io ho fatto una modifica in floricoltura che le rende di un colore speciale.
e poi ,come sappiamo, i primi che fanno taglia e incolla aggiungendo qualcosa di loro stessi ai programmi sono i programmatori, e in questo non c'è niente di male, basta riconoscerlo, o pensiamo che quello che abbiamo imparato a scuola sia solo frutto del nostro cervello? è conoscenza pura e semplice e appartiene al genere umano. se non ci fosse stato einstein a dire quelle cose ci sarebbe stato un altro al posto suo. le cose di einstein appartengono in modo relativo a lui e non assoluto. nessuno crea niente da solo è il divenire della moltitudine che crea, è l'incontro stesso che fa la massa critica, chi mette barriere perchè brevetta fa un'azione pericolosa per la vita e la conoscenza.

consiglio a tutti di dare allora uno sguardo a UBUNTU un sistema linux amichevole che appartiene alla comunità e che è libero nell'utilizzo. ovvero chiunque può immettere il suo piccolo codice all'interno per migliorarlo, o come utente è finalmente libero di scegliere un sistema filosoficamente e eticamente più umano che ha tutto quello che serve per un utilizzo ultranormale del personal computer. accorgiamoci delle scelte che abbiamo e vivremo un pò più vispi.

la parola ubuntu è africana e ha questo significato:
« Una persona che viaggia attraverso il nostro paese si ferma in un villaggio, e qui non ha bisogno di chiedere cibo o acqua. Appena arrivata la gente le offre il cibo, la intrattiene. Questo è solo un lato di Ubuntu ma Ubuntu ha anche altri aspetti. Ubuntu non significa che le persone non debbano dedicarsi a sé stesse. La questione piuttosto è: Vuoi farlo per aiutare la comunità che ti circonda a migliorare? »

il miglioramento del mondo passa attraverso se stessi

Atti D'Amore

a prato, una città vicina alla mia, un ex vigile ha ucciso la moglie malata da tempo di una grave malattia, senza speranza alcuna. ha preso la pistola è andato all'ospedale dove era ricoverata e le ha sparato. i medici non lo hanno potuto fermare. il suo è stato un potente atto d'amore. l'unica cosa che egli ha detto è che era sconvolto dal vederla soffrire a quel modo e che l'amava troppo per sopportare questa prigionia. la sofferenza era diventata una sola, talmente in là era arrivato l'amore fra queste due persone. solo lui poteva infatti sentire così tanto per lei, il suo sentire, e ha fatto quello che lei voleva e gli chiedeva senza che ci fosse scambio di parole. lui è andato con lei, così tanto le persone si possono unire da non distinguerle più. è un atto che io rispetto moltissimo. mi fa pensare allo stesso tempo quanto non sia amore quello che vuol mantenere la vita di una persona sofferente e senza speranza a tutti i costi. nell'atto di quell'uomo non vi è paura, non vi è terrore, vi è consapevolezza, l'amore porta alla consapevolezza. la consapevolezza è libertà. il vero atto d'amore rende liberi.

perchè esistono gli eroi

quando ero piccolo non avevo paura del buio. non c'era differenza fra il buio e la luce, potevo stare in una stanza completamente buia senza che la cosa potesse recarmi paure. era solo la stanza al buio. non vi era differenza alcuna. noi tutti potremmo essere immersi nel buio in effetti. non vedi la luce , non la percepisci in quanto tale. la luce che vedi è quella che riflettono gli oggetti, è quella che riflette il tuo mondo. vedi solo una luce riflessa. allo stesso tempo, se il mondo non avesse oggetti su cui riflettere la luce, potresti essere immerso in essa senza accorgertene, la luce che colpisce l'oggeto provoca una reazione in te. così avviene per tutto quello che ti circonda, devi sempre vedere una reazione. non puoi stare al buio, devi accendere una luce. non puoi stare zitto, devi parlare. come se tu volessi essere certo che ancora esisti, che ancora conti qualcosa e che qualcosa possa essere controllato. la luce c'è sempre e tu non ti accorgi però. sei immerso in una matrice di luce e percepisci un'assenza di luce e così è per l'amore che andiamo cercando, siamo immersi nell'amore e ne percepiano un'assenza, ma non ci puo essere assenza c'è solo il non accorgersi. c'è un' unica luce che non può essere riflessa ed è quella che scaturisce da dentro di te. quella luce non ha bisogno di reazioni, in quanto non è riflessa da niente, ne vedi la sorgente. da dove viene quella luce? ha forse bisogno di specchi? ha bisogno di sbattere la testa contro il muro per sentire qualcosa? fai attenzione a qualsiasi cosa si muova dentro di te, arriva alla sorgente dove la luce è cristallina. quella è pura e tu sei questa sorgente. allora non hai bisogno di estenderti al di fuori cercando di smuovere l'acqua gettando i sassi e pensando che l'acqua non ritorni calma come prima. è quello che fai da sempre, getti i sassi e speri che l'acqua rimanga increspata, pensi che le tue azioni possano rimanere all'infinito ma l'unica azione che conta è quella che ti riporta alla sorgente. sei allora un eroe che nel suo viaggio perde l'armatura e le armi e si immerge nella fonte pura del nonessere.

martedì 27 novembre 2007

perchè non esistono gli eroi


gli eroi non esistono, seppure i governi e i popoli ne siano rimasti sempre affascinati. ti dirò che si resta affascinati dalla bugia e dalla menzogna, e molto spesso si confonde la fascinazione con l'estasi. gli eroi sono bugie, le menzogne sono la materia con cui è fatto l' Ego. un uomo che salva la vita di un altro rischiando la propria si dice che sia un eroe e questo fa notizia nel mondo degli uomini. ti dirò che esiste l'intezione e non l'atto...esiste solo l'intenzione, l'atto è contenuto nell'intenzione. puoi salvare milioni di persone e farlo solo per il tuo Ego. ti dirò che è piu facile salvare vite umane che far morire il proprio Ego. l' eroe è l'Ego personificato dei governi, dei popoli, che si vogliano trovare sempre dalla parte giusta e eleggono i propri eroi, i propri martiri.

le pure intenzioni non sono eroismi. pensaci.

adesso sei in iraq. sei su un carro armato americano. sei un soldato semplice. sei in quel paese per portare i diritti civili contro una dittatura. sei partito che ne eri orgoglioso, andavi a fare del bene alla gente di quel posto. non invadevi un paese straniero, un americano non fa queste cose, ma salvavi, fornivi una possibilità di vita migliore a quel popolo sfortunato. la tua piccola città è orgogliosa di te che ti sei offerto volontario. non hai ancora sparato, non hai mai sparato per uccidere. non ancora. non lo vuoi fare, vuoi soltanto essere il piccolo salvatore di quel popolo povero di cui non capisci niente, neppure se hai il manuale che ti spiega le cose generali. vuoi soltanto rendere il tuo servizio alla patria. nel tuo paese sei il maestro di una scuola elementare. hai famiglia e una bambina piccola, anche il cane. la notte piangi perchè ti senti solo, ti manca la casa, la famiglia, quel matto di kenny che piscia a 9 piedi quando beve le birre ma che pensa bene con quella sua testa, kenny ha 22 anni, tu ne hai 23. ma adesso attraversi la strada a tutta velocità con i tuoi compagni sul carro armato. la strada può essere pericolosa, ci sono gli attentati. è giorno e il caldo ti fa sbroccare con tutto quello che hai addosso. ad un certo punto, un bambino e una bambina forse sua sorella, questo è quello che pensi, invadono la corsia di transito, rincorrono un cane, forse il loro cane. lo fa anche tua figlia. si sa i bambini, poi qui è diverso. ci sono bambini da per tutto. il carro avanza troppo velocemente,lo vedi,lo sai e lo senti. sai che quei bambini non potranno farcela e saranno travolti. gridi di fermare il carro al pilota, il pilota con la sua faccia rossa da americano sgrana gli occhi blu, e diventa di pietra. implora dio e stramaledice i bambini, non può fermarsi, potrebbe essere una trappola, ha troppa paura di morire, se si ferma una bomba potrebbe esplodere al lato della strada e farli fuori tutti. lui non può fermarsi urla, lo dicono gli ordini, lo dice la vita degli uomini sul carro. urla e impreca quei bambini di levarsi dai coglioni. i bambini si fermano nel mezzo della strada come dei daini, dei cerbiatti o dei conigli, si fermano immobili e fissano il carro. il pilota, carrista di vecchia data, caccia un urlo spietato, un urlo che non sentivi da tanto e forse non lo hai mai sentito. così il suo urlo è il tuo respiro sospeso, i tuoi muscoli contratti nell'orrore, il tuo sudore che sublima in un ghiaccio che non esiste sulla terra. il carro passa, non rallenta, passa e basta. tu perdi l'anima, in quel momento un buco nero ne prende il posto.

non esistono gli eroi. pensaci.

esistono solo le intezioni. non confondere le pure intezioni con le scelte. le scelte sono promosse dal tuo Ego. tramite le pure intezioni parla il tuo essere.

allora

l'Amore parla per intenzioni

se l'intezione è pura, assenza di Ego, l'atto è puro, atto d'Amore.

per te soldato semplice scrivo:

Essere crudeli verso se stessi è Ego. Essere tiranni di se stessi è Ego. Commettere violenza contro se stessi è Ego.

pensaci.

sabato 24 novembre 2007

tu

il sentire di milioni di anni, in un momento. quello che vai cercando è nascosto nel granello di sabbia. è di fronte ai tuoi occhi, e sopratutto è dentro di te. ma tu non hai un dentro e un fuori. questo è solo detto per spiegare meglio. se guardi la tua mano, il tuo sguardo distingue fra essa e lo spazio intorno. così non fa il tuo cuore. il tuo cuore risente di quello che avviene a milioni di km di distanza e dentro di se stesso allo stesso tempo, per quanto questa distanza e questo tempo non esistano. per questo sei triste, hai un vuoto che non riesci a colmare, il tuo sguardo divide, il tuo cuore unisce. queste due forze contrapposte, perchè tu non ti accorgi, non sei attento, ti fanno sentire separato. lo sei in effetti. il cuore è il tuo sguardo. tu puoi essere gli occhi del tuo cuore.

martedì 20 novembre 2007

A

Amore che nulla ha dato

Amore che niente vuole

Amore che non duole

Amore tuo amato

Fiore Profumato

lunedì 12 novembre 2007

Notte

per tutti quelli che inseguono la luce, essa non è niente senza il buio.
quando chiudi gli occhi in una stanza buia vedi una luce che proviene da dentro di te.
quando tu splendi da dentro, fuori il buio è sempre più intenso. le tenebre ti circondano.
hai ottenuto quello che cercavi, il tuo innalzamento, la luce a cui hai sempre mirato.
sembra che esista solo lei. ma basta guardare fuori il tuo splendore che il buio è piu nero della china. e il mondo è scomparso, non più un rumore, ne una voce, nessuno.
la tua agognata luce non è niente senza il buio.

c'è altro al di là della luce. e qui sta la tua disperazione. arrivando alla luce tu non hai ottenuto niente, e già è portentoso quello che hai fatto. devi andare al di là di essa.

'Notte

giovedì 8 novembre 2007

shhhh!


l'unica virtù è il silenzio.
l'unica condizione accettabile perchè vera
è il silenzio.

l'unico progetto sensato nelle vostre vite
è il silenzio su cui voi siete stati costruiti

fino ai laghi giacciati di atahualpa

fino alla profondità di uno sguardo nel regno dei cieli

fino alla punta delle tue dita

dalla cima della montagna dall'aria sopraffina

fino al granello di sabbia

e da lì

nell'unico luogo dove il silenzio esiste:

dentro di te

soffio


ricorda, il vento fa il suo giro
e tutte le cose ritornano.

piccoli umani si affaccendano attorno ai grandi animali, le bestie sacre.

usati,
sacrificati,
idolatrati,

piccoli umani si affaccendano attorno ai cadaveri, cercando di ridarli la vita.

per la paura della morte,
per l'ultimo atto prima dell'oblio,
per lo sgomento della vita,

piccoli umani si affaccedano per non morire al fine di essere immortali, così facendo uccidono

per questo non vivi la vita.

ricorda, il vento fa il suo giro
e tutte le cose ritornano.

domenica 4 novembre 2007

police station


gli altri hanno torto, gli altri sono assassini, stupratori, rapinatori, sono contrari ai valori civili, vivono di espedienti, rapiscono bambini, vendono bambini, sfruttano i propri figli, sono una piaga sociale, sono sporchi e puzzano.

come è rassicurante tutto ciò, ti fa sentire più giusto, civile e corretto e amabile con i tuoi figli, tu sbagli, ma tu sbagli sempre molto poco, perchè loro sono i primi a sbagliare, io rispondo perchè loro provocano. se non ci fossero come potrei gloriarmi della mia vita e dei miei sanissimi principi.

vi ringraziamo, alla fine, perchè siete il nostro cibo sopraffino senza il quale non potremo apparire così belli combattenti. perchè a noi piace indignarci civilmente, difendere la nostra proprietà, salvare i nostri figli, lamentarci di chi ci porta via il lavoro, perchè noi siamo disposti a fare tutto per le nostre famiglie, anche a fare i badanti per 10 euro notte, al nero, ad una vecchia stronza di 350 kg. siamo anche disposti a raccogliere i pomodori e a stare dentro i campi di lavoro per 5 euro al giorno quando va bene, e accettiamo anche quelli che ti sparano se provi a denunciare la cosa, questo arriviamo a fare. noi civilissimi individui di questa città civile combattiamo contro i delinquenti che ci rubano il pane. è un nostro diritto. meritiamo sicurezza, paghiamo le tasse. ma voi altri non sapete quanto siete importanti , perchè le infinite schiere dei diseredati, dei miserabili, dei disperati, ci hanno sempre fatto bene. d'altra parte qualcuno che sta peggio di noi alla fine fa sempre comodo. per l'elemosina. per l'indignazione. per l'impiccagione.

giovedì 1 novembre 2007

parlate di sviluppo, tirate le conclusioni indicando numeri a vanvera, mi sembrate degli ubriachi universitari che si ritrovano al bar e sparano il valore statistico più grosso. i vostri corpi hanno già superato il limite di sopportazione e fate le stime sui 100 anni. lo sentite l'urlo disperato dei vostri fegati e polmoni, delle vostre biglie colorate e dei vostri pistoni? vi rotolate morsi dalla tarantola sulle vostre stime del niente perchè verso il niente i vostri numeri sono diretti. un numero è un numero e può essere sommato con se stesso all'infinito. ma nell'infinito c'è il perchè della Sua Essenza non i barili di petrolio. quelli ,cari, non possono essere sommati all'infinito e nemmeno le vostre stupidaggini all'idrogeno con il commosso capitalista ecologista. voi, guardiani del vapore, siete prigionieri di voi stessi, vi siete fatti la cella dalle sbarre d'oro, che per un principio alchemico si trasformerà presto in merda. continuate pure a fare i software che calcolano quanto grano ci vorrà nel 2100, i software predittivi, come li chiamate. pensate al futuro perchè già avete bruciato il presente, talmente "ricchi" siete.

mercoledì 31 ottobre 2007

-----CUORE-----


CuOrE, quello che vi batte in mezzo al petto, le sottili membrane che vibrando vi riuniscono al fluire del mondo. la nervatura elettrica di sottili trame elastiche che spingono folate di sangue creativo che si spande al di là dei vostri sguardi. l'uno e il duale, nel mezzo al petto raccorda quello che è opposto e lo mescola in un vortice infinito. fate attenzione ai vostri cuori, ai vostri battiti, sono battiti di sentire, in ognuno vi è scandito quanto di voi è compartecipazione, in ognuno di essi vi è il destino del mondo.

lunedì 29 ottobre 2007

Objects In Mirror Are Closer Than They Appear


qualcosa nel cristallo si è rotto, nel cristallo del mondo, nel cristallo della vita. cosa che non doveva accadere, non era nei piani, talmente in là c'è stata l'identificazione. ma i cristalli non sono infrangibili, o per lo meno lo sono fino ad un certo punto. quando si rompe il cristallo, dalla crepa, pare provenga una luce, comunque. e comunque l'unico modo di vedere la luce quando sei in un antro oscuro sembra sia quello che questa luce penetri dalle crepe stesse. alla fine questo specchio cristallino è il nostro interiore proiettato sul mondo, è bene che i vecchi specchi si crepino, solo così la luce vera dei nostri occhi può essere gettata fuori.

mercoledì 24 ottobre 2007

due


siamo nemici...provenienti da galassie in opposizione, in scontro. due forme aliene differenti che sentono cose differenti in modo differente, siamo terribilmente ciechi e abbiamo quattro occhi, quando siamo insieme. in modo diverso siamo costruiti, il tuo corpo una tuta spaziale su un pianeta misterioso, affascinante e terribile. eppure quando superiamo noi stessi...siamo una forza unica e insuperabile. che dolore. la nostra pace è un armistizio temporaneo, la nostra consapevolezza i nostri ormoni scompagnati. eppure quanto siamo perfetti quando sospendiamo il potere che uno ha sull'altro, i nemici esistono per questo, sai? il sentire, la continua lotta del sentire di due nemici, quanto vuoto rimbomba nelle nostre interazioni mozze, automaticamente sospese , quanta separatezza fanno percepire, quanta fragilità, quanto millantato credito e quanto Ego e miserrime altre cose, solo la sensazione di essersi sfiorati, dove l'amalgama dei sensi appartiene al paradiso, rimane. eppure siamo stati uomini e donne, siamo l'alieno nell'alieno e ancora combattiamo. prendimi per mano amica mia, ti prego, solo per un momento, che questo tocco ci riporti alla nostra Casa, prendi la mia mano nell'oscurità della stanza, su un letto disfatto, nella potenza assoluta di un attimo.

sabato 20 ottobre 2007

Dei


piangi come un bambino
con la faccia nel mattino
del mattino la matassa
con i pesci nella nassa
con le mani gli animali
con i gatti senza stivali
la luce dice che ci sei
e che ti guardano benevoli gli Dei
Dei della notte e del giorno
che pazienti aspettano il tuo ritorno.

dove cazzo sei nato?


vuoi sapere dove sono nato io?
io sono nato in un villaggio di 50 persone e 10 case, sulle ande, dove ci sono cani e pecore
a quattromila metri d'altezza,
lo sai che lavoro faccio io?
guardo il cielo quando sono con le pecore e l'aria leggera di quell'altezza ti avvicina al paradiso.
lo sai che il paradiso esiste no? dove credi che sia se non vicinissimo al mio villaggio di 50 abitanti a 4000 metri di altezza sulle ande. il cielo è alla distanza di uno sputo di lama. le stelle ti cadono nel bicchiere quando bevi fuori, nella notte. le montagne dai prati blu ti portano ancora di più in là dove l'aria è fresca e sembra una cascata nei polmoni. le nubi sono la coperta della notte e la notte non infrange o ruba nessun sogno e la stella più grande di tutte coduce le tue pecore a casa quando si fa buio.
lo sai cosa mangio io? mangio il formaggio delle pecore ne bevo il latte e mi mangio le uova e le trote che risalgono il fiume e c'è pure il mais ma nel piatto sotto il paradiso, mangi i capelli degli angeli.
lo sai è qui dove abito e da dove non mi sono mai mosso.
il mio villaggio lo vedi da lontano ma è talmente in alto che ti fa girare la testa e devi essere salito anche tu dall'inferno, devi essere salito anche tu con la faccia sporca di carbone da sembrare un diavolo.
lo sai che raccolgo gli escrementi dei lama e li uso per fertilizzare il campo di patate?
lavo le patate con l'acqua del fiume sotto il paradiso e le cuocio e le mangio con le trote. ho una casa col soffitto di paglia a 4000 metri d'altezza, dove sei leggero leggero come un palloncino e dove gli angeli la sera possono fare un salto sulla terra senza rompersi una gamba.

questo è il posto dove sono nato
non mi sono mai mosso da qui.

venerdì 19 ottobre 2007

MESCHINI!

La meschinità. La meschinità delle sicurezze che andate cercando raspando con le unghie nella terra come i mendicanti razzolano nella monnezza...sputando parole di carità. la meschinità delle vostre sicurezze, dei vostri futuri certi e confortevoli, il bisogno meschino da cannibali quali siete. la meschinità della vostra paura fedele, della vostra fede feticcio, delle vostre occhiate, delle vostre intrusioni, della vostre vendette. trasalite a vedervi specchiati... avete paura del vostro oblio...ma ve ne mangiate a chili tutti i giorni di oblio. lo sbaglio degli altri quanto vi fa star bene. è la migliore merce che potete contrabbandare. pietosi meschini.

martedì 16 ottobre 2007

NoN SpeciFicato


nada..niente nulla. batti la tua scarpa in terra fino a che il tacco non ti faccia male ai timpani.
nada niente...nulla. la velocità del tempo la violenza dei tuoi sguardi. e l'odore di merda e di mare. sempre odore di merda e di mare sul porto. dove la mia testa galleggia, appesa ad un corpo che stasera non mi appartiene....ma dove sta di casa? chiamate un tassì. galleggia galleggia. nella storia infinita come le stelle. nella turpe notte dalle lenzuola sfatte...dal bicchiere d'acqua sul comodino. in una strada perduta, in un luogo non specificato.

IPNOSI

cambiamenti.
tutti aspettano i cambiamenti, che il cambiamento accada e una data precisa, in cui la tua vita cambierà.
siamo tutti tristemente ipnotizzati. seguiamo le nostre stesse ipnosi. le nostre stesse suggestioni. come accendersi una sigaretta e aspettare che il temporale passi.
ipnotizzati. Ipnosi, ipnotizzati che fanno ipnosi. illusioni. scherzi del nostro incoscio. esseri dormienti svegli e mai assopiti. nella nostra lucida illusione la nostra mente opaca segue le infinite giravolte da dove nascono i sogni e il mondo. il vostro mondo non esiste. non è mai esistito. vi siete ipnotizzati a vicenda avete vissuto amori illusori, avete incontrato persone che non potranno mai essere conosciute, avete incontrato fantasmi di fantasmi rinchiusi nelle spire di morfeo. solo la mia stupida realtà che mi rimbomba in testa. fa correre il rischio di una pazzia. quando la mente si scolla. quando la realtà appare nello schermo. e tu sei perduto. sei senza rete in una caduta infinita. ecco dove sei tu. cadi in continuazione un vuoto senza fine una caduta senza ritorno. cerchi la Casa e non ti sei mai mosso di lì...tanto vale il tuo buio, la tua ipnosi senza fine.